11 novembre 2008

"Bisogna smetterla con le solite geremiadi e con i fatalismi inconcludenti;
occorre andare quartiere per quartiere a mobilitare la gente e portarla in piazza".
GIOVANNI IANTORNO

IL MITO CHE TRASCINA LE MASSE

Giorno 15 Novembre si svolgerà a Sapri un manifestazione popolare di protesta contro i tagli, il declassamento ed un'ipotetica chiusura dell'Ospedale dell' "Immacolata".Al comitato di lotta costituitosi hanno aderito Sindaci, Consigli Comunali, Associazioni Sindacali, Commercianti, Scuole, Associazioni sportive, attività pubbliche e private.Si prevedono iniziative simboliche quali: assemblee pubbliche, restituzione delle tessere elettorali e raccolta firme.
Curioso di vedere come la società reagirà durante la manifestazione –e anche dopo- Hermes è distratto da un pensiero venuto fuori dal cassetto dei ricordi scolastici e sollecitato, stimolato dai numerosi colloqui piacevolmente sostenuti in questi giorni con utenti, dipendenti e religiosi circa la questione “Ospedale di Sapri”.

Il pensiero è quello relativo alla volontà di manifestazione, al modo in cui una classe sociale si organizza, si riconosce e porta avanti le decisioni prese in assemblea valutando rischi e pericoli delle loro azioni.
Il riferimento scolastico è invece ciò che ci lascia il filosofo francese Georges Sorel: un’eredità culturale fortemente influenzata dalle questioni storiche che fa riferimento ai campi d’azione della politica e del sociale.
Si sarebbero potuti citare autori più noti a riguardo quali Marx, Weber, Bergson e altri.
Hermes parte da un labile ricordo:

"...l'uomo contrappone liberamente alla realtà storica in cui vive,
un mondo fantastico:
se questo mondo vien fatto proprio da larghe masse,
esso diventa MITO sociale
e in quel momento acquista il carattere di vero motore della storia".

Georges Sorel

Era una semplice lezione di approfondimento…

“ c’est dans les grèves que le prolétariat affirme son existance. Je ne puis me résoudre à voir dans les grèves quelque chose d’analogue à une rupture temporaire de relations commerciales qui se produirait entre un épicier et son fournisseur de pruneaux, parce qu’ils ne pourraient s’entendre sur les prix. La grève est un phénomene de guerre; c’est donc commetre un gros mensonge que dire que la violence est un accident appelé à disparaître des grèves”. [1]
“è negli scioperi che il proletariato afferma la sua esistenza. Non posso decidermi a vedere negli scioperi qualche cosa di analogo ad una temporanea rottura delle relazioni commerciali quale si produrrebbe tra un droghiere e il suo fornitore di frutta secca a causa di un disaccordo sul prezzo. Lo sciopero è un fenomeno di guerra; si tratta dunque di una grossa menzogna dire che la violenza è un fatto accidentale destinato a scomparire dagli scioperi”.[2]
[1]G. Sorel, Réflexions sur la violence. Avec plaidoyer pour Lenine. Paris, Marcel Rivière éditeur, 1921, cinquième édition , pp. 433-434.
[2]G. Sorel, Considerazioni sulla violenza, 1963, p. 405.

…ma divenne per Hermes motivo di vanto;
“Conoscere un Pensiero non comunemente noto mi distingue dagli altri e mi arricchisce” pensava Hermes.
"Aver conosciuto un Pensiero non comunemente noto mi permette di vedere le cose da altri punti di vista" pensa ora Hermes.

Fra i più noti studiosi di problemi politico-sociali, vissuto tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, GEORGES EUGENE SOREL esprime nell'opera RIFLESSIONI SULLA VIOLENZA, pubblicato nel 1906, interessanti concetti, spunti di riflessione su questioni sempre attuali e mai fuori moda.
Sorel esalta il primato dell’azione: la sua filosofia è un elogio del "fare".
Secondo Sorel, il divenire umano è un susseguirsi di trapassi violenti da stadio a stadio, ove il nuovo stadio è non soltanto diverso ma opposto al vecchio, cioè separato da esso tramite una vera frattura.
Attribuisce molta importanza al Mito, al MITO SOCIALE, inteso come NUOVA visione del mondo contrapposta alla realtà storica da larghe masse; Attribuisce al Mito la capacità di trascinare le masse e dar loro la forza di abbattere le vecchie strutture della società creandone delle nuove.
Importante nella Sua visione è il carattere etico della violenza.
La violenza per Sorel è inscindibile dalla frattura fra uno stadio e il precedente: solo la Violenza sarebbe capace di far progredire la storia, e soltanto l'uomo disposto a valersi di essa potrebbe acquisire la funzione di reale protagonista di tale progresso.
In questo modo la violenza permette a Sorel di coinciliare il principio della lotta di classe con il più esasperato individualismo etico. Nella lotta, infatti, troverebbe - secondo lui - piena esplicazione la personalità umana, quale principio informatore dell'organizzazione della società.
Interessante è anche il significato che Sorel fornisce circa lo sciopero generale inteso come momento creatore della rivoluzione; esso porta all’abolizione delle differenziazioni sociali; Lo sciopero generale è “il mito nel quale si racchiude tutto intero il socialismo”;
Ancora per Sorel, il proletariato non ha bisogno di guide e, attraverso l'auto-organizzazione, può rendersi consapevole della sua funzione rivoluzionaria.
Questo in sintesi il pensiero di Georges Sorel.
Questo in sintesi il pensiero sul quale Hermes "gioca" immaginando un surreale confronto tra quanto Sorel dice e cio' che potrà accadere Sabato 15 Novembre 2008.
Precisiamo:
quello di sabato non sarà uno sciopero, ma una semplice manifestazione dove la violenza non sarà la protagonista - si spera!!!
Sarà una mobilitazione generale alla quale dovrà partecipare tutto il popolo.
Non sarà uno sciopero, MA RIUSCIRA' A GARANTIRE LA FRATTURA CHE SOREL AUSPICA NEL MOMENTO IN CUI SI HA LA COMUNE COSCIENZA DI DOVER ROMPERE CON LO STADIO PASSATO PER AVVIARSI AD UNO STADIO NUOVO, DIVERSO E AUSPICABILMENTE MIGLIORE?

2 commenti:

  1. Quello che accadrà lo sapremo solo domani.
    Io ci saro'!!!

    Complimenti per il lavoro svolto e il bel riferimento filosofico.

    ...e che ne pensi, caro Hermes, del caso di ELUANA ENGLARO, a propositodell'EUTANASIA???

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  2. Hai ragione.
    Domani ci sarà anche Hermes.

    ...EUTANASIA???
    TEMA DELICATO.
    Gli dedichero' al piu' presto un POST.

    ciao e grazie.

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