20 febbraio 2010

QUANDO LE PROTAGONISTE NON SONO SOLO DONNE


Al contrario di quanto si crede comunemente i disturbi del comportamento alimentare non affliggono soltanto le donne. Infatti sebbene la stragrande maggioranza delle persone colpite da disturbi del comportamento alimentare, quali anoressia e bulimia, siano di sesso femminile, è sempre più evidente che è in aumento il numero degli uomini affetti da questo tipo di patologia. Si stima che circa il 5-10% dei pazienti anoressici e il 10-15% dei pazienti bulimici siano maschi.

L’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare nei maschi è sottovalutata sia perchè, data la prevalenza del disturbo tra le donne, si tende a non porre la diagnosi, sia perchè alcuni comportamenti, come le abbuffate nel caso della bulimia, sono socialmente più accettati se messi in pratica da un uomo. La diagnosi è inoltre resa difficoltosa dal fatto che i criteri diagnostici sono classicamente riferiti a pazienti di sesso femminile, ad esempio uno dei criteri principali per porre una diagnosi di anoressia è l’alterazione del ciclo mestruale con amenorrea protratta.

Anche per il maschio anoressico/bulimico il rapporto col cibo, col peso e con il corpo subiscono una distorsione causata da problematiche inerenti la sfera affettiva della persona – non viene mai abbastanza sottolineato come anoressia e bulimia non rappresentino semplicemente patologie legate ad errate abitudini alimentari dettate dal desiderio di pervenire alla forma fisica ideale- . La società occidentale infatti comincia ad imporre in maniera crescente anche agli uomini elevati standard di bellezza cui adeguarsi, rappresentati, in questo caso, più che dal controllo del peso dalla prestanza fisica.
Da numerosi studi è emerso infatti che gli uomini bulimici e/o anoressici sono meno ossessionati dal peso e ricorrono in maniera minore rispetto alle donne a diuretici e/o lassativi mentre è più diffuso il ricorso a esercizi fisici estenuanti. Spesso il disturbo, nel caso dell’anoressia, viene celato dal regime alimentare rigoroso richiesto da molte pratiche sportive, soprattutto nel caso di pazienti che abbiano praticato sport a livello agonistico.


Analogamente a quanto si riscontra nelle più diffuse forme femminili l’esordio è da collocarsi in epoca adolescenziale, nel momento in cui cioè il bambino si ritrova davanti al difficile compito di strutturare la propria identità di adulto, o intorno alla prima età adulta (19/20 anni).

In particolare nei maschi sembrerebbe più frequente l’esordio tardivo. Il versante maschile dei disturbi del comportamento alimentare sembra essere in relazione con aspetti problematici della sfera sessuale, da alcuni studi è emerso che questi pazienti lamentano ansietà rispetto alle prestazioni sessuali al punto da considerare un sollievo il fatto che il digiuno prolungato li ponga in una tale situazione di sfinimento da annullarne le pulsioni sessuali. Alla perdita di interesse sessuale possono associarsi episodi di impotenza e abbassamento dei livelli di testosterone. Inoltre gran parte dei pazienti anoressici e/o bulimici nutre dubbi relativi alla propria identità sessuale.

Anche nel caso di anoressici/bulimici maschi è presente un basso grado di autostima, abuso di sostanze in misura più elevata che nei soggetti di sesso femminile, disturbi d’ansia e dell’umore in comorbilità, l’eccessiva dipendenza dal giudizio altrui. Rispetto alle femmine è presente anche un maggior grado di iperattività ed è riferita più di frequente una storia pregressa di obesità in soggetti anoressici.

La terapia dei disturbi del comportamento alimentare può essere ancora più difficoltosa nel caso di pazienti maschi perchè in genere, a causa del ritardo nel porre la diagnosi, essi giungono a chiedere aiuto quando la malattia è ormai molto avanzata e sono ormai presenti gravi complicanze mediche causate dalla malnutrizione prolungata, e questo può deporre per una prognosi negativa.

14 febbraio 2010

La mia compagna vuole abortire: fermiamola


di Marco

Buongiorno, mi chiamo Marco e ho 37 anni. Vi scrivo perché sono disperato. Tra una settimana la mia compagna farà un'interruzione di gravidanza. Non permetterà a nostro figlio di venire al mondo. La cosa sconvolgente è che su quel figlio abbiamo fantasticato... non è stato un incidente. L’altra cosa sconvolgente è che tra noi andava tutto benissimo e non è accaduto niente che potesse rovinare il nostro rapporto. Semplicemente da un giorno all'altro non ho più trovato di fronte la stessa persona. Premetto che la nostra è una relazione molto giovane e vissuta in gran parte in clandestinità, ma poi era diventata finalmente libera. Ora, purtroppo, non mi dà neanche più spazi per avvicinarmi a lei. Sarei pronto a prendermi l'impegno di crescere da solo nostro figlio. Ma non vuole sentire. Ha rigetto, lo vede solo come una cosa di cui liberarsi. Al più presto. Ho migliaia di messaggi, mail e lettere che comprovano tutto ciò che vi sto dicendo. La legge italiana tutela solo le donne. Quando una donna vuol mettere al mondo un figlio senza il supporto del padre è donna-coraggio, mentre l'uomo è solo un poveraccio con desiderio di paternità. Non desidero altro che prendermi la responsabilità di qualcosa che abbiamo fatto in due e i cui frutti non sono un oggetto fastidioso di cui liberarsi al più presto ma una nuova vita. Potete fare qualcosa, smuovere l'opinione pubblica o ritenete che non interessi a nessuno e sia una causa persa in partenza? Comunque sia mi riserverei altri due tre giorni per tentare un approccio con lei, per poterne parlare da persone adulte, per affrontare la cosa insieme. Marco



da www.ilgiornale.it


Incuriosito da questa notizia e da come quotidianamente trattiamo i problemi che da invadono le nostre vite private, il Messaggero Kern ha voluto porre l'attenzione su quanto Marco, il protagonista della storia sta vivendo;

Quella di Marco non è solo una battaglia a difesa del suo amore, a difesa della propria continuità genetica ed affettiva;

La sua è una vera e propria battaglia contro la convinzione che solo le donne hanno priorità in situazioni socialmente complesse!


che ne pensate!!!