11 aprile 2012

IL VACCINO PEDIATRICO TRIVALENTE PUO' CAUSARE L'AUTISMO INFANTILE?





Il tribunale di Rimini ha condannato pochi giorni fa il ministero della Salute imponendo il risarcimento nei confronti di un bambino diventato autistico a seguito di un vaccino trivalente contro morbillo, patorite e rosolia.
IL LEGAME VACCINO – AUTISMO - Questa decisione ha contribuito a rinfocolare le polemiche tra tutti coloro che accusano il vaccino ritenendo che questo incoraggi e scateni la sindrome di Kanner. Contro la decisione del tribunale romagnolo si sono schierate varie associazioni scientifiche, secondo le quali le evidenze sperimentali hanno escluso qualsiasi legame tra vaccini e autismo.
LA STORIA – La storia iniziò nel 2004. Secondo i genitori, il bimbo avrebbe manifestato i primi sintomi il giorno dell’iniezione. Tre anni dopo arrivò la diagnosi di autismo, con conseguente riconoscimento dell’invalidità totale, dovuta proprio al vaccino. La sentenza si basa sugli studi del medico britannico Andrew Wakefield, il quale nel 1998 pubblicò nella rivista “Lancet” un’indagine nella queale venivano descritti numerosi casi di bambini vaccinati che finivano per diventare autistici.
OPINIONI A CONFRONTO - Lancet ritirò lo studio dopo soli due anni dopo accuse di falsificazione, e alcune indagini pubblicate dal British Medical Journal hanno definito una “frode” le conclusioni di Wakefield, radiato nel frattempo dall’albo medico britannico.
LA SENTENZA – Il Calendario Vaccinale per la Vita ha espresso il suo sconcerto. L’organizzazione, composta da figure di rilievo nel campo dell’igiene e della sanità pubblica ha emesso un comunicato nel quale si esprime il timore per una sentenza che “avrà il solo risultato di far perdere fiducia in uno stumento fondamentale per la salute dei bambini e della popolazione”. “Rischiamo -continua il comunicato- di assistere alla recrudiscenza di emergenze come quella del morbillo, inducendo nei genitori dei piccoli affetti dalla sindrome di Kanner la falsa speanza di aver trovato la causa scatenante di questa malattia”. A proposito di morbillo, in Italia nel 2011 sono stati contati 30 mila casi, frutto di buchi giganteschi nella copertura vaccinale.
L’IMMUNIZZAZIONE – In Europa invece si punta all’immunizzazione, ovvero alla sparizione della malattia dal nostro Continente, entro il 2015. Il tribunale del malato, dal canto suo, si dimostra più aperto e possibilità. “Non vogliamo allarmismi ingiustificati, ma non possiamo neanche sottovalutare gli elementi della sentenza. Le istituzioni devono fare luce sul caso e dare informazioni chiare e comprensibili ai cittadini e dev’essere fatto nel più breve tempo possibile”.



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