
Hermes psicopompo
In passato i modi di vita, le abitudini e le feste, erano strettamente legati all'impronta che per secoli ha imposto la laboriosa civiltà contadina.
Fino al secolo scorso i contadini provedevano alla cura rispettosa delle campagne, conservando l'equilibrio e la bellezza del paesaggio; un paesaggio basato in generale sulla combinazione delle principali colture: il grano, la vite, l'olivo ecc.
La base della civiltà contadina era il Calendario basato sui cicli agrari e sui cicli festivi, e sull'uso del computo delle fasi lunari per le coltivazioni; si intrecciavano così i "tempi dei lavori", delle semine e dei raccolti, con il "tempo delle feste".
In generale la festa coincideva con la possibilità di mangiare meglio, bere meglio e dare controllata libertà al piacere della socievolezza (canti, scherzi, battute, stornelli e canti improvvisati in ottave, corteggiamenti, racconti).
Ancora oggi il calendario contadino viene conservato dai pochi agricoltori che affidano ai cicli lunari e stagionali la programmazione delle proprie attività.
Ma cosa c’entrano i calendari e i cicli lunari con le attività agrarie? Sono uno strumento per scandire i tempi del lavoro e quelli del riposo; ricordano gli eventi che accomunano la società; sincronizzano molte delle azioni umane raccordate con la natura, il lavoro e le feste.
Il calendario è uno dei principali strumenti convenzionali attraverso cui le società danno ordine alle proprie azioni, predisponendo la collocazione temporale di eventi socialmente significativi.
Ancora oggi molti pastori e agricoltori si affidano al calendario lunare per svolgere le loro attività. La suddivisione delle feste riconducibili ai cicli agrari è diversa nelle zone temperate in cui si susseguono quattro stagioni e nelle zone in cui la stagione delle piogge si alterna a quella secca. Ogni popolo possiede un calendario che regola la vita in modo naturale.
Diverso è il ritmo della vita e delle attività umane, diverse anche le feste che in ogni contesto segnano i passaggi dello scorrere del tempo, persino le origini del Natale sono legate alla celebrazione del solstizio d'inverno, mentre la primavera è disseminata dalle tante feste di maggio. Molte delle feste conservano antichi legami con i ritmi cosmologici e stagionali, mescolati con le forme e i significati delle celebrazioni religiose.
Con l'inizio delle attività agrarie, generalmente previste per la fine di Settembre, iniziava per le popolazioni del passato un periodo di incertezza e timore; non si aveva la certezza che il semino di grano nascosto sotto il terreno potesse germogliare: è la stagione dell'inverno!!!
1) Morte (inverno)
2) Rinascita (primavera)
3) Raccolta dei frutti (autunno)
Il Ciclo Agrario non ha solo un significato legato all'agricoltura: esso è legato alla praticità come alla religiosità.
Vi chiederete cosa c'entra tutto questo!!!!
...volevo solo raccontarvi la mia storia nel corso dei secoli e come da divinità greca ed egizia divenni divinità cristiana col nome di MICHELE, SAN MICHELE. Festeggiato il 29 Settembre do inizio ai cicli agrari; Sono Io una delle figure religiose che i popoli contadini pregavano affinche facessi da tramite tra il regno dei morti - lo stesso regno dove i loro semi venivano custoditi fino al germoglio - e il regno dei vivi.
(citazione poetica e non megalomania)
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