22 marzo 2008

UN BICCHIERE DI NIENTE

Un bicchiere di niente


Amico, non parlarmi di favole e leggende, la storia che ci resta la gode chi si vende.


Non voglio più sentire le cose in cui credevo:se avevo un avvenire , a cena me lo bevo.


Amico, ma che vuoi?


Non ho sparato io, se muoiono gli Dei, non spreco nostalgie.


La vita che ci spetta con le suo ore idiote voglio serrarla tutta tra le mie mani vuote.


Amico, tu fai bene a togliermi il saluto, io vado con il fiume, tu aspetta là, seduto.


Credevo di sapere le storie mai narrate, ma in fondo al mio bicchiere sono morte, affogate.


Amico se pensavi che io fossi più importante vuol dire che tu bevi.


Saluti e grazie tante !


Amico lascia stare... c’è tanta gente intorno... ch’è nata per durare e dura per giorno.



…dedicata ad un Messaggero.






…BUONA PASQUA!!!

…Hermes,

come il servitore degli dei dell’Olimpo,

apportatore di sogni e di speranze,

custode di tesori e di arte,

osservatore notturno…








…Doveva arrivare Raffaele!!!


Salve a tutti.


Son passati gia tre mesi!


Bin Laden è ricomparso sulle scene del terrorismo occidentale e in Tibet ancora continuano manifestazioni contro il terrorismo cinese.

In Ospedale, a Sapri, il gruppo dei ragazzi, VOLONTARI del SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, continua a svolgere la loro attività.

Ogni giorno la nostra scelta, quella del SNC, ci porta a relazionarci con gente che non conosciamo, con gente che si fa avanti con un “carretto”, colmo o quasi, di problemi che non sempre si risolvono.

Spesso non riusciamo nemmeno a comprendere la gravità della loro situazione;

E’ difficile riuscir a comprendere i problemi. Soprattutto quando non ci riguardano, quando appartengono ad altre persone.

Non dovrebbe esistere una modalità universale di soluzione.

Spesso si risolvono con un niente. Altre volte non si risolvono neanche con l’intervento di esperti; in questo caso è necessario accettare la realtà e cercare di vivere in maniera umile la nuova condizione.


Non sempre sono situazioni limite, e il nostro atteggiamento, in ogni caso, dovrebbe essere predisposto al massimo per la gentilezza e l’accoglienza.

Spesso, i nostri OLP (Operatori Locali di Progetto), ci parlano di EMPATIA.

Ma cos’è l’empatia?

L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando;

Designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.

E’ un modo d’ essere completamente disponibile per un'altra persona, mettendo da parte le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri personali, pronti ad offrire la nostra piena attenzione. Si tratta di offrire una relazione basata sull'ascolto non valutativo, dove ci concentriamo sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell'altro.

E’ facile ascoltare una persona. Ma provar empatia per una persona è difficile; è difficile non rimaner impigliati emotivamente, non esprimere giudizi morali, non provar simpatia o antipatia.

Spesso ciò dipende dall’esperienza e dalla emotività di una persona: una persona giovane e molto emotiva sicuramente sarà sentimentalmente coinvolta dall’esperienza appena provata.

Ho sentito esperti parlare non solo di empatia, ma anche di intelligenza.

Ma in che modo l’intelligenza può compensare l’eccessiva emotività provocata dall’esperienza di un incontro drammaticamente sconvolgente come quello che in questi giorni ci è stato proposto?

Il coinvolgimento del gruppo di ragazzi del Servizio Civile dell’ospedale di Sapri nel caso propostoci in questi giorni non è stato solo un’ occasione per dimostrare la nostra capacità d’aiuto e d’accoglienza; E’ stato soprattutto un momento di confronto e dialogo non sempre caratterizzato da toni tranquilli.

La tensione creatasi durante il confronto e la presa di posizione dei ragazzi nei confronti del caso e delle metodologie d’azione hanno portato alla luce l’animo di ogni messaggero:

non esiste una definizione chiara ed univoca di intelligenza. In termini generali l'intelligenza viene vista come un insieme di processi che permettono all'uomo di risolvere problemi che riguardano l'interazione con l'ambiente. L’intelligenza è un dono del cielo. Non tutti Lo possono ringraziare. Io si.

Se anche tu senti di dover ringraziar il Cielo, LASCIA UN COMMENTO!




Proverbi sulla GENTILEZZA: che possa esser sempre presente nei nostri atteggiamenti!



  • Assai vale e poco costa, a mal parlar buona risposta.

  • Chi con i poveri è sgarbato, sarà sempre tribolato.

  • Chi di mal garbo suol donare, par che inviti a rifiutare.

  • Chi è più gentile, più s'arrende.

  • Chi piacer fa, piacer riceve.

  • Dare che non dolga, dire che non dispiaccia.

  • Dolce parlar fa gentilezza.

  • È più caro un "no" grazioso, che un "si" dispettoso.

  • Fare il servizio con buon garbo è lo stesso che farlo doppio.

  • Gentilezza passa bellezza.

  • Il buon cuore e il buon viso compensano la scarsezza delle vivande.

  • La bella e buona maniera fa cambiar l'inverno in primavera.
  • La beltà senza la grazia è un amo senza esca.

  • La gentilezza corre per prima al perdono.

  • La gentilezza è una bella veste.

  • La gentilezza partorisce amore.

  • Lega più un'attenzione che cento catene.

  • Onestà e gentilezza sopravanza ogni bellezza.

  • Per un brutto viso si perde una buona compagnia.

  • Povertà non guasta gentilezza.

  • Ricchezza non fa gentilezza.

  • Una gentilezza ne vuole un'altra.